Ho immaginato di riuscire a stare di nuovo con te come successe una o due volte all'inizio... Appena conosciuti.
A godere di te, anzi di noi... Tante volte...
E dopo il piacere fisico son scoppiata a piangere, e non mi fermavo...
Immaginavo di stringerti forte e poterti dire che mi sei semplicemente mancato questi anni, eri presente lo sei sempre stato, ma in realtà lontanissimo.
Permettimi, lasciami dire che ti amo: adesso, mentre sei (nella mia fantasia) abbracciato a me.
Un "ti amo" non comporta vincoli perpetui, è solo il presente.
Non il domani.
Voglio vivere di presente; il presente di adesso sarà diverso dal presente che si vivrà tra un'ora.
E se ci sarai ancora dovrò solo ringraziare te che lo hai permesso perché io posso essere sicura dei miei momenti di presente, ma non di quelli dell'altra persona.
Era un pianto bellissimo, non triste... Un essersi ritrovati dopo anni, ho riprovato quell'essere una cosa sola che non si dimentica.
Non posso soffocare quel che provo; la rabbia e la delusione che ogni volta porto a casa con me è solo impossibilità ad essere veramente me stessa.
È molto più facile ignorarti, passare oltre, non credere ad ogni singola parola e spero VERAMENTE che rimanga tale, non deve essere seguita dai fatti.
Perché il piantarello fa meno male se fatto nel buio della propria camera che di fronte a te, perché già so che l'ape volerà di fiore in fiore tutta la vita anche se crede di essere innamorato.
È bello sognare ;-) prima di addormentarsi.
Ti fa stare in pace con il mondo; soprattutto se ho imparato a sognare senza illudermi :-D
Nessun commento:
Posta un commento