Li lasci andare, ad un certo punto, presto o tardi, non li trattieni più nel tuo raggio d' azione con niente; né con il sesso, né con l'amicizia, né con semplicente "te stessa". Li allontani. E vanno allegramente altrove.
E ti chiedi a cosa è servito.
Non ci saranno neanche più i ricordi. Di certo l'ingegnere in quel della Gran Bretagna non penserà a te prima di andare a dormire... e perché a te ora è venuto in mente? Le fontanelle... e il capodanno del Millennium Bug...
Semplicemente si punta una sveglia e domani si ricomincia, la quotidianità è una macina, frantuma tutto, passano gli anni, ci si dimentica anche dei ricordi, certo ce ne saranno altri... e belli, belli veramente ma è triste pensare a tutto quello che abbiamo dovuto accantonare in un angolo remoto del nostro cervello (o cuore), volenti o dolenti, il significato del vivere tutto questo?
Non si tratta di aver paura, ci nascondiamo dietro a frasi simili ma sappiamo benissimo che abbiamo il desiderio intrinseco di buttarci di nuovo a capofitto verso l'ignoto... altrimenti saremmo degli asociali e non lo siamo.
È solo nostalgia... dall'ingegnere ad oggi... tutti coloro che hai lasciato liberi di fare la LORO vita non abbiano scelto te per viverla quella LORO vita.
E ti chiedi cos'hai in meno, cos'hai che ti manca rispetto a chi hanno loro ora accanto. Possibile siano tutte migliori di te??
E ora sorridono proprio perché li hai lasciati andare... sei stata niente, un file zippato che rimane in archivio.
mercoledì 9 dicembre 2015
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